Un pane per amor di Dio – PROGETTI SOLIDALI

Carissimo, la grande Colletta “Un pane per amor di Dio” che caratterizza ogni anno la Quaresima di fraternità rappresenta il ricavo primario dal quale attingere i fondi per sostenere i tanti missionari e missionarie (preti fidei donum, laici volontari, religiosi e religiose in missione) nel loro servizio al Vangelo e ai poveri presso altre Chiese, in varie parti del mondo. La Colletta è SEGNO di CONDIVISIONE, SOLIDARIETÀ e PARTECIPAZIONE concreta alla vita delle Chiese nostre sorelle.

 L’anno scorso, causa Covid, non c’è stata la possibilità di fare la raccolta che ci ha sempre sostenuto in tutti questi anni. Per questo motivo, in rispetto alle difficoltà finanziarie che stanno affliggendo tutti noi, ho deciso di diminuire il numero dei progetti con la speranza di poter venire incontro, come sarà possibile, alle loro speranze.

Per ulteriori informazioni e per ADOTTARE un PROGETTO SOLIDALE si può contattare direttamente l’Ufficio per la pastorale missionaria al numero telefonico 0444.226547.

 I versamenti possono essere fatti direttamente presso:

  • Ufficio per la pastorale missionaria Viale Rodolfi, 14/16, – 36100 VICENZA
  • Bonifico bancario Intestato a: “Diocesi di Vicenza – Ufficio per la pastorale missionaria”Banca Popolare Etica: IT70X0501811800 000016873945
  • Bollettino postale Intestato a: “Diocesi di Vicenza – Gestione Missioni”
    Viale Rodolfi, 14/16,  – 36100 (VI) Ccp n° 1006251514

Metteremo, come sempre, a disposizione i “SALVADANAI” per i ragazzi fino a esaurimento scorte, ma daremo anche la possibilità di creare “in casa” la cassettina. Forniremo il modello/sagoma in pdf da ritagliare su cartoncini. La troverete, sia sul sito della Diocesi che sul sito di Missio Vicenza. Verrà anche stampata sulla terza e quarta di copertina del numero di marzo di Chiesa Viva.

Ti ricordo che il 24 marzo si celebrerà la Giornata dei Missionari martiri. Ti chiederei di mantenere viva questa preziosa memoria con iniziative locali compatibili con l’emergenza sanitaria.

Fraternamente

Agostino Rigon

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