Ad un certo momento della sua vita Raphael Buyse avverte l’impellente esigenza di interrompere il cammino che, come credente, sta facendo da sessant’anni e di prendere altresì le distanze da quel servizio che, da quindici anni e al di là del ragionevole, sta rendendo alla Chiesa locale nella veste di vicario episcopale, responsabile di strutture ecclesiali, mediatore, ministro, accompagnatore e consigliere di comunità, predicatore, conferenziere…
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