Sull’evolversi della situazione in Mozambico

La Diocesi mozambicana di Beira, dove operano i due missionari fidei donum della diocesi di Vicenza don Maurizio Bolzon e don Davide Vivian, è lontana dalla provincia di Capo Delgado, nel nord del Paese, teatro di terribili violenze di gruppi islamisti ai danni della popolazione locale. Tuttavia, le conseguenze di una crisi che purtroppo promette di crescere ancora, cominciano a toccare, seppure in misura minore, anche la Diocesi che vede impegnata la Chiesa Vicentina. «Anche qui a Beira sono arrivate alcune famiglie fuggite da Capo Delgado – racconta al telefono don Maurizio Bolzon -. Da quello che abbiamo saputo, sono tutte persone che hanno parenti qui e che quindi potevano contare su un qualche tipo di aiuto. Temiamo però che presto possa manifestarsi la seconda fase dell’emergenza, ovvero l’arrivo di persone che non hanno nessun riferimento a Beira».

Le violenze a Capo Delgado

Un anno e mezzo fa, il Vescovo di Pemba, mons. Luiz Fernando Lisboa, brasiliano, aveva denunciato al mondo la presenza di gruppi violenti, islamisti ma non solo, che seminavano il panico nella provincia, la più ricca in termini di risorse naturali del Mozambico e dove anche Eni è titolare di un’importante concessione per l’estrazione di gas naturale. Ad oggi le violenze non si sono fermate, anzi, è hanno raggiunto dimensioni sempre più preoccupanti. Nei giorni scorsi gli jihadisti, che rivendicano l’appartenenza alla Provincia dell’Africa Centrale dello Stato Islamico, hanna dato fuoco a diversi villaggi e decapitato almeno cinquanta persone. Le violenze hanno inoltre compromesso la stagione del raccolto, riferisce l’Agenzia Fides, perché molti contadini sono fuggiti abbandonando le loro terre.

A fianco di chi soffre

Nonostante la drammaticità della situazione, la Diocesi di Pemba non si è tirata indietro quando si è trattato di sostenere le famiglie in difficoltà: lo scorso luglio ha avviato la campagna di solidarietà internazionale “insieme per Capo Delgado”. Secondo le organizzazioni internazionali sarebbero 250mila le famiglie in fuga dalle violenze. «Sta crescendo la solidarietà da parte di individui e gruppi. Molte persone si sono organizzate in gruppi per aiutare le vittime della crisi a Cabo Delgado – sono le parole di mons. Lisboa riportate dall’Agenzia Fides -. Non solo gli sfollati sono in una situazione molto difficile, ma anche i distretti che ospitano gli sfollati, le famiglie accoglienti, le autorità, insomma, è stata colpita l’intera provincia di Cabo Delgado. E perché non dire che l’intero Paese, il Mozambico, è colpito. Abbiamo pensato che sarebbe stato bene lanciare una campagna nel nostro Paese, nella diocesi di Pemba, per sensibilizzare i mozambicani sulla situazione a Cabo Delgado”.

Andrea Frison

Nel numero di domenica 22 novembre “La Voce dei Berici” dedicherà ulteriori approfondimenti all’argomento.

 

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