Le lotte del mondo cristiano

Il 24 marzo si è celebrata in tutta la Chiesa italiana la 31esima edizione della Giornata dei missionari martiri, appuntamento istituito nel 1993 dal Movimento Giovanile Missionario per celebrare una giornata che facesse memoria di quanti donano la propria vita per l’annuncio. E mai come quest’anno la celebrazione della Giornata dei missionari martiri si è collocata in mezzo alle tante notizie di tante sorelle e fratelli uccisi in missione. E se parliamo di luoghi simboli di convivenza del mondo cristiano nel mondo, la storica chiesa del villaggio di Chan Thar, nel distretto di Shwe Bo in Myanmar dalle forze armate golpiste, è l’ultimo episodio in ordine di tempo di una lunga catena di distruzioni e persecuzioni. E l’elenco degli attacchi fornito dalla fonte è preciso e drammatico. Il minimo comune denominatore è, però, l’accanimento nei confronti di chi cerca di seguire il Vangelo. A tracciare una mappa complessiva del fenomeno è l’ultimo rapporto di Porte aperte/Open doors, organizzazione che, da tre decenni, monitora la situazione dei battezzati nel mondo.

LE STATISTICHE

L’anno appena trascorso è stato il peggiore per i cristiani e per quanti soffrono gravi forme di discriminazione e abusi. I cristiani subiscono le conseguenze dell’instabilità politica e del continuo innalzamento della diseguaglianza. Attualmente i cristiani perseguitati per la loro fede sono 360 milioni nel mondo, ovvero un cristiano su sette. Anche quest’anno molti cristiani hanno dato testimonianza di un amore fino alle estreme conseguenze. In occasione della Giornata dei missionari martiri sono stati ricordati i 18 operatori pastorali – missionari e missionarie martiri – uccisi nel mondo durante il 2022. Cristiani perseguitati nel mondo, ma anche caduti nelle
folli guerre e negli scontri armati, tuttora in atto in molte parti del mondo.

I MOTIVI DEDOTTI DAL RAPPORTO PORTE APERTE

Ma perché tanto odio? Colpa delle conseguenze dell’instabilità politica e del continuo innalzamento della diseguaglianza. E infine, l’azione dei cristiani a protezione dei più fragili a motivo del Vangelo, di conseguenza, li porta ad essere discriminati o uccisi dai potenti di turno. La trasformazione di tutto porta a far sì che ci siano sempre più fedeli che, non reggendo la pressione, decidono di fuggire, trasformandosi in sfollati interni o profughi. Fenomeno particolarmente evidente in Medio Oriente ma anche nel Sahel a causa della violenza jihadista, in Iran e Myanmar. Lo sfollamento è una strategia deliberata di persecuzione volta a cancellare la presenza cristiana in molti Paesi. Ancor più crudele la persecuzione nei confronti delle cristiane. Migliaia sono obbligate a matrimoni forzati o subiscono violenze sessuali. Per questo, Open doors/Porte aperte ha deciso di potenziare la ricerca sulla violenza di genere.

 

ALLEGATI:

File Dimensione del file
pdf La lotta dei cristiani nel mondo 695 KB
Condividi sui social: