I volti nuovi dell’Amazzonia

Caqueta – Colombia

Cosa ci manca davvero? Quante volte ci capita di pensare a quello che ci manca? E dove vorremmo essere in quel determinato momento? Ci immaginiamo in un altro paese, al caldo, in mezzo alla natura, senza problema per la testa, pensando di poter stare bene, di poter vivere con pochi pensieri. E così in questi giorni ci stiamo rendendo conto che qua in amazzonia colombiana sì, si sta bene, è vero: il sorriso non manca mai alle persone e tutti con noi sono molto accoglienti. Stiamo avendo la fortuna di poter girare assieme a Padre Angelo, missionario della Consolata, da oltre 30 anni qui in Amazzonia. Stiamo con lui conoscendo e rimanendo nella comunità nell’amazzonia colombiana, un modo per conoscere fino in fondo le diversità delle varie comunità, nella regione del Caquetá.  Quando ci chiedono da dove veniamo e rispondiamo che siamo italiani i loro occhi si illuminano e molti ci dicono che è un loro sogno poter andare prima o poi in Italia. Sono tutti curiosi e attenti quando gli raccontiamo che a Venezia ci sono le gondole e molti monumenti, che in montagna d’inverno da noi c’è la neve e che in Italia abbiamo quattro stagioni diverse con cambiamenti del clima durante l’anno. O quando ancora gli mostriamo le foto di Roma. Parlando con un signore della comunità Nuestra Señora de la Mercedes di nome Don Enrique mi colpisce molto ciò che mi dice: “è strano come voi in Italia che ‘avete tutto’ venite qua a cercare la felicità e noi invece abbiamo il sogno di venire da voi”.

Gli occhi dei bambini, soprattutto, parlano chiaro: hanno voglia di conoscere e di esplorare e sembra che per loro sia già una grandissima fortuna poter farsi raccontare da noi qualcosa dell’Italia. Molti di loro per muoversi tra un villaggio e l’altro devono fare ore a cavallo o a piedi e attraversare il fiume per spostarsi. Figurarsi cosa vorrebbe dire andare lontano. Qua la natura ha molto da offrire e l’amazzonia è il cuore pulsante di questi posti, è vita, è sostentamento, è un bene da preservare ma anche da conoscere. I volti dell’amazzonia sono molto variegati. Tuttavia l’amazzonia ad oggi è una bellezza ferita, un luogo che sta subendo minacce e coloro che ci rimettono sono proprio i soggetti più vulnerabili. Qua la gente cerca ogni giorno migliori condizioni di vita, sogna con il profondo desiderio di una vita piena. Purtroppo, però, qua sono presenti realtà tristi come la povertà e la violenza, lo sfruttamento sessuale, il consumo, la produzione e il traffico di droga.

In questi giorni capita che anche noi parlando con le persone gli diciamo che qua stiamo bene, che i colori della natura sono spettacolari, percepiamo gioia e calore nelle loro vite…e stando con loro possiamo capire che siamo molto fortunati. Il nostro è uno scambio gratuito che fa bene ad entrambi, ci arricchisce e ci interroga, andiamo incontro all’altro per imparare dall’altro…allora viene da chiedersi cosa ci manca davvero?

di Caterina Bedin

 

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