Figli del sole
Durata: 120′
Regia: Majid Majidi
Anno di uscita: 2021
Genere: Drammatico
Sulla falsa riga del racconto d’avventura, e con un esplicito riferimento stilistico al neorealismo italiano, il regista compone un affresco forte e doloroso del proprio Paese, mettendo in primo piano la condizione di bambini e adolescenti.
Ali, Mamad, Reda e Abofazl sono quattro amici che vivono di lavoretti e furtarelli nella periferia di Teheran e, ingaggiati dal boss della malavita locale per recuperare un tesoro nascosto nei sotterranei della “Scuola del sole”, cominciano a frequentarla, fingendo un interesse per lo studio che non hanno. È un duro film di denuncia sui tanti, troppi, bambini senza ancoraggi educativi. Il regista ci squaderna sì uno scenario desolante, ma non rinuncia del tutto alla speranza, che vive negli slanci e affanni di un educatore, che prova ogni modo a tenere i ragazzi in classe, arrivando persino a soccorrerli quando arrestati dalla polizia o tallonati dagli sfruttatori. Insegnante eroico, sovrastato e quasi schiacciato da ostacoli burocratici e da un ambiente sociale respingente. Un film potente, dunque, urticante, ma non privo di poesia, quella che si accende nello squadro del bambino protagonista quando impara a vedere l’insegnate in maniera diversa: non più avversario, ma punto di riferimento. Da utilizzare in ambito educativo come occasione per riflettere su temi legati alla condizione dei bambini e ragazzi nelle cosiddette “periferie” del mondo.
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