«È un tempo strano, dominato dalla paura per un nemico invisibile. Ma il coronavirus può diventare una lectio magistralis di antropologia se riusciamo a cogliervi l’appello a un vivere, e a un vivere insieme, intessuto nelle trame della vita e della morte, dell’amore di sé e dell’amore dell’altro. Cogliamo la sfida di questo momento. Torniamo a imparare che si vive con pienezza se si accetta la sfida dell’alterità e la necessaria trasformazione del limite. Se ritroveremo la centralità dell’abitare noi stessi e la Terra come una casa, il coronavirus non ci avrà terrorizzato invano». Lo psicologo e psicoterapeuta Giovanni Salonia, direttore dell’Istituto Gestalt Therapy Kairos (Roma, Venezia e Ragusa) e per oltre tre lustri docente di psicologia sociale alla Lumsa di Palermo, scava nel dramma collettivo che stiamo vivendo per cogliere l’opportunità di un cambiamento, fare i conti con un «eventum epocale» come «la prima bomba atomica su Hiroshima del 6 agosto 1945 e l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Oggi, silenzioso e invisibile, entra in gioco il coronavirus. E secondo la sua natura – evidenzia Salonia, che è anche frate cappuccino e autore di Sulla felicità e dintorni (Il pozzo di Giacobbe) – diventa “virale”: entra dovunque» é […]
Videoclip – Lettera dal Coronavirus