Tredicesimo giorno a Wamba, Kenya, Africa.
La giornata si é aperta in modo particolare. Appena ci siamo svegliati si é sentito che c’era aria di festa perché Padre James festeggiava i suoi 25 anni di sacerdozio e tutta la comunità con lui. Nel campo parrocchiale è stato allestito un palco e sono stati posizionati dei gazebi per permettere alle persone di partecipare ed assistere, riparati dal sole, a questa grande celebrazione. In queste intense 4 ore e mezza di messa c’è una cosa che mi ha colpito e che non riesco più a togliermi dalla testa: in qualsiasi posto tu sia sarai circondato dai bambini. Personalmente avevo tre bambini che mi “giravano intorno” ma quando andava via uno di loro ne arrivava subito un altro e questa cosa per me è stata sorprendente. Uno di loro si è offerto di fare dei video e delle foto durante la celebrazione ed andava tranquillamente sotto il sole che scottava. Solamente per dei video che poi sarebbero rimasti all’interno del mio telefono. Un’altra cosa che mi sento di riportare è stata una conversazione con il festeggiato, Padre James: mi ha riferito che due momenti particolari l’hanno toccato. Il primo è stato quando ha visto tutti i suoi compagni di classe che non vedeva da tanti anni. Aver fatto parecchi chilometri ed essere lì solo per lui lo rendeva grato. Il secondo è stato verso la fine della celebrazione quando i bambini della comunità parrocchiale hanno cantato una poesia per lui.
Credo, quindi, che il punto su cui é ruotata tutta la mia esperienza qui a Wamba siano stati i bambini, che sanno sempre come sorprendere. Nel pomeriggio non è mancata la camminata con la nostra instancabile guida Battista, che ogni giorno ci ha proposto strade diverse da conoscere. Ci ha raccontato che sì, la scuola primaria è gratuita ma per poter fare gli esami è necessario pagare 200 scellini, che non sono tanti ma nemmeno pochi. E anche in questo caso si capisce come tutto giri attorno ai soldi, in ogni ambito e in ogni paese del mondo. Mi sento di ringraziare per la giornata di oggi ricordandomi di restare sempre in ascolto.
GIULIA CHIEMENTIN
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