L’estate 2024 ha lasciato un’impronta profonda nei cuori e nelle menti dei ragazzi di Missio Giovani Vicenza, protagonisti di un’esperienza di missione che ha superato i
confini geografici per toccare le profondità dell’anima. Le esperienze in tanti posti del mondo non sono state solo destinazioni, ma veri e propri crocevia di scoperte: culturali, umane e spirituali. Non si è trattato semplicemente di “andare”, ma di “essere” in missione, in un processo di trasformazione che ha unito il desiderio di esplorare nuovi territori al bisogno di comprendere sé stessi e il proprio ruolo nella comunità cristiana.
È questa la peculiarità di Missio Giovani Vicenza: trasformare un viaggio in un cammino di fede, vissuto attraverso il servizio e l’incontro. Dietro queste esperienze, però, c’è un intenso percorso di formazione che inizia mesi prima della partenza. Sette tappe, da novembre a maggio, aiutano i giovani a costruire la consapevolezza necessaria per affrontare l’avventura missionaria. Incontri mensili che offrono momenti di riflessione, testimonianze e dialogo, grazie anche all’apporto dei referenti e missionari impegnati nei vari progetti.
«Parlare di missione significa mettersi in relazione», spiega padre Carlos Reynoso, tra gli assistenti in équipe. «Attraverso la relazione comunichiamo la nostra vita, la nostra esperienza e la nostra fede. E questa relazione ci aiuta a purificare l’idea stessa di missione, concentrandoci su ciò che è essenziale». Le testimonianze dei giovani che hanno partecipato nell’estate appena trascorsa confermano il valore di questa esperienza. Non è solo l’entusiasmo della giovinezza a emergere, ma anche una profonda capacità di ascolto e apertura verso le diversità. In un mondo frenetico e spesso superficiale, i giovani sentono il bisogno di ancorarsi a qualcosa di autentico.
Durante le settimane trascorse in missione, i ragazzi hanno vissuto momenti di condivisione con comunità lontane, ma profondamente connesse dal messaggio universale dell’amore cristiano. È questa la forza della Chiesa in uscita: una Chiesa giovane, inclusiva, capace di parlare un linguaggio che risponde al desiderio di autenticità e di impegno. Con l’esperienza dell’estate 2024 ancora viva, il gruppo è già proiettato verso una nuova stagione di preparazione e missione.
I laboratori di questi mesi stanno aiutando i nuovi partenti a comprendere il significato profondo del “partire”. Non solo “fare le valigie”, ma preparare il cuore e la mente a un incontro che trasforma. Grazie al lavoro dell’équipe una quarantina di giovani si prepareranno anche quest’anno a vivere un’esperienza unica. L’obiettivo? Continuare a costruire ponti, scoprire Cristo nella diversità e tornare con occhi nuovi, pronti a vivere una missione quotidiana, ovunque si trovino.