Le elezioni in India e il valore del processo democratico

in “BuoneNotizie.it” del 5 maggio 2024 – di Edoardo Monti

Il 19 aprile del 2024 hanno avuto inizio – e sono tuttora in corso – le elezioni parlamentari in India. Il processo delle votazioni, nel Paese, si svolge da sempre nell’arco di diverse settimane, e queste ultime elezioni non faranno eccezione: i cittadini voteranno fino al 1° giugno. Le ragioni di tutto ciò si devono attribuire, in primis, alla vastità del territorio e della sua popolazione, ma anche ad altri fattori. Tra questi, la necessità di garantire la sicurezza e il corretto esercizio delle procedure democratiche. L’India, infatti, dà molta importanza alla gestione d’una simile “macchina” elettorale, sforzandosi di rendere la pratica del voto accessibile a ogni abitante – finanche nelle zone più impervie. Il sistema di elezioni in India è un vero esempio di esperienza collettiva e offre spunti di riflessione anche per l’Occidente.

Un sistema complesso per una Nazione grande e “giovane”
Fin dall’anno della sua indipendenza (1947), le elezioni hanno rappresentato per la Repubblica dell’India una sfida organizzativa di grande complessità. Nel corso dei primi decenni, esse si contraddistinsero per i frequenti episodi di violenza messi in atto dai sostenitori di alcuni partiti. L’India è uno Stato federale suddiviso in diverse aree, perciò accadeva spesso che le forze di polizia locali non fossero in grado di mantenere l’ordine, oltre a essere accusate di poca imparzialità. Di conseguenza, dal 1990 il governo federale ha deciso d’impiegare l’esercito per sovrintendere alle operazioni di voto, a garanzia del loro corretto svolgimento.

 

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