La speranza cristiana, identificata spesso con la fede in un “aldilà” dopo la morte, è bersaglio di critiche radicali negli ultimi secoli. Collocata nel più vasto alveo della “religione”, Feuerbach l’ha classificata come proiezione, Marx come alienazione e Freud come illusione. Ma la critica più puntuale alla speranza cristiana viene dalla penna di Leopardi. Scriveva nel 1823: «Le speranze che dà all’uomo il cristianesimo sono pur troppo poco atte a consolare l’infelice e il travagliato in questo mondo».
La speranza messa alla prova


