Il missionario e il segreto della felicità

in “Terraemissione.it” del 28 novembre  2024 – Renato Zilio

Padre Renato Zilio, missionario Scalabriniano a Casablanca (Marocco), riflette sul significato della felicità, intesa come armonia tra pensiero, parola e azione. Attraverso l’immaginario tracciato da filosofi e pensatori, e analizzato in una prospettiva teologica, emerge una felicità che affonda le radici nella semplicità, nell’empatia e nei momenti di grazia, capaci di illuminare anche le realtà più difficili.

La felicità è quando ciò che pensi, che che dici e ciò che fai sono in armonia“.Forse sono queste parole di Gandhi che rispondono al segreto di una vita felice. O di una vita di missionario, come me. In altre parole è l’equilibrio instabile di tre cose: il pensiero, la parola e l’azione. La coerenza, infatti, ha sempre il sapore della sfida. Il suo senso è, come dice qualcuno, “non di far ciò che si vuole, ma di voler sempre ciò che si fa”.

Volontà e azione in presa diretta, in fondo, l’entusiasmo del fare. Ed è anche quell’andare al di là di quello che si è. O di quello che si ha. Superare, così, la propria storia, la propria geografia, i propri gusti e… andare al largo. Come l’invito del Cristo sulla riva del lago di Galilea. Avventurarsi nei territori dell’altro: uno spazio fisico, culturale e spirituale. Ciò vi terrà sempre vigilanti, aperti e vivi. Porosi, direbbero i sociologi. Cioè non impermeabili, ripiegati in voi stessi, chiusi nel vostro unico mondo.

In fondo, perché non chiamare tutto questo “felicità di vivere”? Ed è pure un continuo aggiustarsi, adattarsi, farsi all’altro. Tras-formarsi… come ricorda quell’insegnamento di un maestro zen: “En tout, soyez l’eau!” (In ogni cosa siate come l’acqua). Cambiare forma. Una conversione dei propri modi e del proprio animo necessari per poter incontrare l’altro. Essere, allora, fluidi, flessibili. Affettivi.

 

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