Wamba, Kenya
In un campo silenzioso di questa terra africana che stiamo pian piano conoscendo, un chicco di grano cade nel suolo scuro. Come quel chicco che scompare alla vista, si disfa e muore, anche noi ci siamo immersi in questa realtà, pronti a trasformarci. Questa terra non è stato fin qui solo il luogo di una parabola, ma ne sta diventando la sintesi di un’esperienza di missione, di un viaggio che ha il sapore della gioia e della scommessa per tutti noi.
La terra scura non è solo il terreno fertile per il seme, ma anche il colore che ha tinto i nostri passi, le nostre mani, i nostri cuori. Non è stato semplicemente il colore della vernice con cui ci siamo sporcati nei giorni di lavoro, ma è il colore vivo dell’esperienza che ha acceso le nostre anime a Wamba. È il colore della strada che abbiamo percorso, tutti insieme, di una strada che cambia tonalità ad ogni chilometro, rivelando la ricchezza e la diversità di questa terra.
Questa strada africana, così diversa da quelle a cui siamo abituati, ha scandito il ritmo dei nostri giorni, si è fatta conoscere in tutte le sue forme. L’abbiamo osservata, rispettata, cercando di comprenderla. E in questo cammino, rimaniamo spesso ad osservare da dietro le forme che lo compongono: ci siamo resi conto che questa strada non era solo un sentiero fisico, ma una metafora del nostro cammino di vita.
Come il chicco di grano che si apre alla terra per generare nuova vita, anche noi ci siamo aperti a questa esperienza. Ci siamo lasciati abbracciare da una realtà nuova, pronti a scuotere le nostre vecchie certezze, per rinascere arricchiti. Questa missione è diventata un gioco di squadra, un’opportunità di condivisione e di crescita collettiva.
L’esperienza a Wamba ci ha offerto un’opportunità di ricerca profonda, una possibilità di capire chi vogliamo essere. Un’occasione per dare forma alle nostre vite con nuovi significati e prospettive.
E come mi piace ricordare sempre, il viaggio ha questa opportunità: vivere appieno la bellezza di intrecciare legami che poi durano per sempre. Dall’altro la possibilità di guardarsi meglio dentro. E in questo piccolo mondo di Wamba, abbiamo imparato in questi giorni a fare memoria della nostra identità e del mondo che ci circonda.
Quale colore vogliamo dare alla nostra vita?
FEDERICO VACCARI
Condividi sui social: