Sull’urgenza della fraternità è tornato a più riprese anche papa Francesco. Senza moltiplicare i testi e i riferimenti ai gesti da lui compiuti – penso in particolare all’importante documento “Sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” firmato il 4 febbraio scorso ad Abu Dhabi insieme al Grande Imam di Al-Azhar –, ricordo solo quanto scriveva il 6 gennaio scorso in una lettera alla Pontificia accademia per la vita: È tempo di rilanciare una nuova visione per un umanesimo fraterno e solidale dei singoli e dei popoli. Dobbiamo rimettere in primo piano la fraternità universale, seminata dal Vangelo del regno di Dio. Dobbiamo riconoscere che la fraternità rimane la promessa mancata della modernità. Il respiro universale della fraternità che cresce nel reciproco affidamento – all’interno della cittadinanza moderna, come fra i popoli e le nazioni – appare molto indebolito. La forza della fraternità è la nuova frontiera del cristianesimo.
(Enzo Bianchi)
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