Il 21 aprile 2007 ricorreva il 50° anniversario della Fidei donum, l’enciclica di Pio XII che ha contribuito a rinnovare profondamente la consapevolezza e le modalità dell’impegno missionario della Chiesa. Sulla scia di quella riflessione – approfondita e rilanciata dal Concilio Vaticano II – nascevano due nuovi soggetti missionari:
- i presbiteri diocesani inviati in missione da una Chiesa ad un’altra, nello spirito dello scambio e della cooperazione tra Chiese
- i laici missionari, inviati anch’essi da una Chiesa locale, spesso insieme ai presbiteri, a servizio del vangelo e dell’impegno di promozione umana.
Gli uni e gli altri sono conosciuti come missionari fidei donum.
Anche la diocesi di Vicenza si è aperta generosamente alla cooperazione missionaria tra le Chiese, grazie alla disponibilità di preti e laici.
A partire dal 1966 sono stati molti (64) i sacerdoti diocesani che hanno donato una parte significativa della loro vita a Chiese sorelle. Al momento attuale (gennaio 2019) sono 8 i preti diocesani in servizio fidei donum: 5 in America Latina (Brasile ed Ecuador), 2 in Africa (Mozambico), 1 in Asia (Thailandia).
Tra i laici che si sono aperti all’impegno missionario, alcuni hanno fatto una scelta definitiva, altri hanno vissuto lunghi anni di generoso servizio. Negli anni, coloro che sono partiti nei vari continenti, a vario titolo in collegamento con l’Ufficio diocesano per la Pastorale Missionaria, sono stati 45. Ma non si possono dimenticare le centinaia di persone che hanno messo a disposizione dei missionari dei brevi periodi per aiutarli in qualche progetto particolare.
Anche se non sono mancati limiti e problemi, si può dire con certezza che i fidei donum, preti o laici, hanno fatto entrare ancor più profondamente la missione nel cuore della Chiesa vicentina e delle sue comunità.