Carissimi amici, la tensione e la pressione delle prime settimane dopo il passaggio del ciclone Idai si sta un pò attenuando. Gli aiuti suddivisi nei vari rami di attuazione: emergenza e ricostruzione, stanno seguendo il loro corso e cercando forme sempre più chiare e rispondenti alle necessità del momento che sono proprio tante. Circa l’attuazione nel ramo dell’emergenza la grande sfida è attingere le aree dove ancora non è arrivata assistenza e assicurarsi che gli aiuti arrivino realmente alle persone più povere e in estrema necessità.
Purtroppo c’è sempre chi si vuole approfittare della situazione e appropriarsi di cose che non gli appartengono a scapito di chi ne ha veramente bisogno per sopravvivere. Il coordinamento diocesano della carità in collaborazione con i parroci e gli attivisti della carità di ogni parrocchia continuano a preparare e a distribuire pacchi alimentari cercando di assistere i quartieri della città e le zone periferiche privilegiando le persone e famiglie che non si trovano nei centri di accoglienza e che molto difficilmente ricevono qualche cosa. L’obiettivo che ci anima e che caratterizza il nostro lavoro non è solo consegnare alimenti e beni di prima necessità, ma anche creare nelle parrocchie una mentalità di carità e prossimità ai poveri, creare una stretta relazione tra parroci, parrocchie e famiglie povere.
Questa calamità, che stiamo cercando di affrontare nel migliore dei modi, deve diventare una occasione per far nascere tra i cristiani sentimenti, atteggiamenti e azioni concrete di carità e misericordia.
Riguardo alla riabilitazione degli edifici, qualche giorno fa abbiamo mostrato la situazione delle scuole, oggi presentiamo in generale un panorama delle chiese della Diocesi di Beira che sono state molto danneggiate, e alcune perfino distrutte, dal passaggio del ciclone IDAI nella notte tra i 14 e il 15 marzo 2019. (v. allegato)
Commissione di Emergenza ciclonica
Beira, 09 di Aprile 2019
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