Cari amici, 5 aprile 2019

Carissimi amici,
anche oggi veniamo a voi per condividere il nostro quotidiano. Sono passati più di 20 giorni dal terribile ciclone Idai e, guardandoci attorno, vediamo che la vita continua. Si coglie nella gente una grande volontà di ricominciare, di sistemare le cose, di aiutare i più bisognosi e di rimettere in piedi le strutture basiche danneggiate dall’uragano. Ciascuno lavora secondo le sue capacità e responsabilità. Il municipio continua con il grande lavoro di pulizia di strade e piazze rimuovendo le grandi quantità di alberi caduti e di altro materiale accumulato, con la collaborazione della gente dei vari quartieri. Le organizzazioni internazionali e le varie Caritas presenti sul territorio continuano il loro lavoro di assistenza e di distribuzione di altri materiali di prima necessità, soprattutto nei centri di accoglienza delle persone rimaste senza casa. Sta emergendo a vari livelli quanto sia difficile far arrivare gli aiuti alle famiglie particolarmente colpite. In una situazione in cui la povertà è diffusa tutti vorrebbero portare a casa qualcosa e quindi, quando il camion degli aiuti arriva in un quartiere rischia di essere assaltato, come è successo ieri in una zona della città.

Con l’aiuto che ci arriva da voi, carissimi amici e benefattori, oggi il coordinamento diocesano della carità ha comprato varie tonnellate di alimenti (riso, fagioli, olio, zucchero, sale, ecc.) che una volta preparati in pacchi alimentari saranno distribuiti, già a partire da domani, a varie parrocchie con l’aiuto dei parroci e dei volontari della carità che ogni parrocchia ha precedentemente identificato e preparato per questo fine.

Continua il lavoro di un gruppo di tecnici (architetti e ingegneri) che stanno cercando di fare un rilievo accurato dei danni e relativi preventivi di costo circa le strutture diocesane danneggiate: chiese, canoniche, seminario, scuole, ecc. Siamo al secondo giorno della campagna contro il colera: bambini con più di un anno di età, giovani, adulti e anziani, fanno lunghe file davanti ai centri mobili di salute per ricevere il vaccino. La popolazione sta rispondendo bene e partecipando in massa alla campagna di vaccinazione. Anche il nostro vescovo ha assunto il vaccino, meglio prevenire. Si sta dando questo vaccino con l’obiettivo di prevenire il diffondersi del colera – secondo i dati ufficiali i casi conclamati sono poco superiore ai mille – non solo a Beira, ma anche nei distretti di Dondo, Nhamatanda e Buzi con la previsione di immunizzare 884 mila persone nei quattro Distretti.

Commissione di Emergenza ciclonica

Beira, 05 di Aprile 2019

ALLEGATI:

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