in “Ecquologia.com ” del 21 marzo 2025 – Pietro Cambi
Al di là della facile battuta, invito a riflettere su cosa significa, davvero, investire nelle rinnovabili, oggi.
Sono a Bruxelles ad un’expo organizzata da Ecofuturo proprio per mostrare che ci sono modi migliori di INVESTIRE risorse rispetto a quelli che l’Europa sta scegliendo.
Camminando fra i cartelloni e le varie soluzioni mostrate, mi è venuta in mente un’evidenza banale: cosa rende il nostro presente e il nostro futuro più sicuro?
Se leggete queste righe probabilmente avete già una vostra risposta in mente. Non di meno vorrei ricordare poche cose. Intanto una banale: le guerre, quasi tutte, si fanno a causa delle risorse, per le risorse contro l’accaparramento (altrui) delle risorse, per l’accaparramento delle risorse etc. etc.
Nessuno, né ora né mai sparerà un colpo di cannone per conquistare i pannelli e le pale di qualcun altro.
Banale vero? Beh, allora se è TANTO banale, perché continuiamo ad essere legati mani e piedi a potenze intercontinentali per l’approvvigionamento delle risorse fossili di cui abbiamo bisogno? Perché non decidiamo, una buona volta di fare una RAPIDA transizione verso un’economia, una società, un mondo, sostenibile?
Eh, ma sarà costoso. Eh ma i vincoli di bilancio. Eh, ma… ci siamo capiti.
Ma ci siamo capiti DAVVERO?
Sul fatto che un pannello fotovoltaico sia un buon affare, per chi lo acquista e lo usa, non credo possano sussistere ancora dubbi.
Ma possiamo ricordare che non è un COSTO, ma un INVESTIMENTO per il sistema paese e più in generale per il sistema Europa?
Ogni pannello, oltre a dare un beneficio economico all’utilizzatore ed un beneficio ambientale per il pianeta, dà un beneficio economico alla bilancia dei pagamenti.
Un pannello, oggi, costa più o meno quanto un barile di petrolio o equivalente di energia fossile.
E fa risparmiare altrettanta energia fossile ogni anno per tutta la sua vita, non inferiore a 25 anni e più probabilmente di almeno cinquanta.