Scuola gratis, ma non per tutti

in “Mondoemissione.it ” del 10 settembre  2025 – Anna Pozzi

Riaprono le scuole, ma in Africa subsahariana milioni di bambini continuano a esserne esclusi, nonostante molti Paesi abbiano abolito le tasse scolastiche. Guerre, crisi climatica, migrazioni forzate e povertà restano i principali ostacoli.

Free education! Scuola gratuita. In Africa subsahariana questo slogan si è trasformato solo parzialmente nella possibilità per tutti i bambini di accedere alla scuola senza pagare le tasse. Che effettivamente è il primo e più semplice strumento per permettere a tutti di avere un’istruzione.

In questi anni sono stati fatti alcuni significativi passi avanti. E qualcuno indietro. La pandemia di Coronavirus, in particolare, con la conseguente chiusura delle scuole anche per molti mesi, ha provocato la dispersione di milioni di bambini africani che solo parzialmente vi hanno fatto ritorno. E così, a qualche anno di distanza, si fatica ancora a colmare il gap. Le molte situazioni di guerra, crisi climatica, esodo forzato di persone e povertà estrema, presenti in molte parti del continente, non permettono un regolare funzionamento dei sistemi scolastici, che spesso non hanno neppure i mezzi per far sì che la scuola sia gratis a tutti gli effetti.
E così, l’Africa subsahariana presenta ancora oggi i tassi di esclusione scolastica più elevati con quasi 100 milioni di bambini che non vanno a scuola, secondo l’Unesco. Oltre un quinto di quelli tra i 6 e gli 11 anni non studia e un terzo di quelli tra i 12 e i 14 anni. La percentuale sale ulteriormente tra gli adolescenti, con quasi la metà dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni che non completa l’istruzione secondaria inferiore. Le bambine e le ragazze continuano a essere le più penalizzate.

La povertà resta uno dei principali fattori che portano all’esclusione. Anche nelle situazioni in cui sono state abolite le tasse scolastiche, infatti, spesso le famiglie devono sobbarcarsi i costi delle divise scolastiche e del materiale didattico, ma anche di contributi in denaro per compensare i miseri stipendi degli insegnanti, che in molti casi vengono pagati con gravi ritardi. Siamo ancora molto lontani dal raggiungere l’Obiettivo 4 dell’Agenda Onu dello sviluppo sostenibile che mira a garantire un’istruzione inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento per tutti. In molte parti dell’Africa, si vive il paradosso per cui la povertà frena l’accesso alla scuola e i bassi livelli di istruzione frenano lo sviluppo e il miglioramento delle condizioni di vita della gente.

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