Charles de Foucauld sarà canonizzato il prossimo 15 maggio, più di cento anni dopo la sua morte (1° dicembre 1916), anch’egli vittima nascosta e ‘marginale’ di un conflitto sanguinoso. La sua vita – dalla conversione in Francia alla Trappa, dalla Palestina al deserto algerino – le sue parole, la sua scelta di sequela del Cristo, la sua spiritualità di Nazareth, la sua fratellanza universale come meta da raggiungere nel servizio e nella quotidianità erano profetici un secolo fa e sempre più dimostrano la loro attualità, in questo XXI secolo, bagnato da guerre, divisioni, disuguaglianze, sopraffazioni. Una vita continuamente spesa, la sua, per l’Altro e per gli altri, fino all’estremo dono di sé. Se ci sono dei ‘modi’ per essere cristiani nel tempo di oggi, Charles de Foucauld senz’altro li ha intravisti, li ha vissuti, li ha intuiti quasi tutti. Facciamoci guidare da lui nella meditazione della via crucis di oggi.
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