Mons. Antonio Maria Roveggio (1958-1902)

  • VITA

    Nacque a Cologna Veneta, frazione di Porcetti, ora S. Sebastiano (Verona), il 23 settembre 1858 da Giacomo e Dorotea Cadore. Nel 1884, giovane sacerdote della diocesi di Vicenza, entrò nell’Istituto Missionario fondato a Verona nel 1867 dal Beato Daniele Comboni.

    Dopo la professione religiosa (1887), partì per l’Egitto, dove nel dicembre 1890 divenne direttore della Colonia Antischiavista Leone XIII della Gesira e superiore della comunità.

    Nel 1895, a soli 37 anni, venne nominato Vicario Apostolico dell’Africa Dentrale. Consacrato Vescovo il 21 aprile a Verona, scelse per il suo stemma episcopale la frase: “In Omnibus Caritas” – (La carità in ogni cosa). Subito dopo si recò in pellegrinaggio a Lourdes e a Paray-le Monial, dove chiese la grazia di “morire martire per gli africani”. Tuttavia solo cinque anni più tardi poté raggiungere il Sudan. In gennaio del 1900 giunse a Omdurman.

    Da lì preparò due spedizioni missionarie verso il centro dell’Africa. Con il battello “Redemptor”, solcando le acque del Nilo, visitò molte etnie (Shilluk, Denka, Agnoàc, Nuèr e altre), fondò la missione di Lul (1900) e inutilmente tentò di arrivare in Uganda. Stremato da malattie e avversità, dovette ripiegare su Khartoum. Morì a Berber, sul treno verso l’Egitto, il 2 maggio 1902, all’età di appena 43 anni.

    Mons Roveggio insegna che la causa missionaria porta frutti solo se è vissuta come totale consacrazione di se stessi a Dio e ai più poveri, si svolge in carità e umiltà, e si alimenta di preghiera e di arditi progetti.

  • LINK

    Servo di Dio Antonio Maria Roveggio, dal sito di “Santi e beati”

    Mons. Antonio Maria Roveggio, dal sito dei missionari comboniani

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