Missione

MARIO MENIN

MISSIONE

Cittadella, Assisi 2016
172; € 13,50


Nell’era delle frasi ad effetto, ci vuole coraggio a pubblicare un libro che ha come titolo una sola parola, “Missione”, e senza neanche lo straccio di un sottotitolo. È solo un’immagine accanto al titolo che forse può far capire di che “missione” si tratta, ma anche qui, nella babele di studi, approfondimenti e infinite teorie, dove si dice tutto e il contrario di tutto, è davvero difficile pensare che ci sia ancora qualcosa di inedito

sull’argomento. Invece l’autore, Mario Menin, ha fatto la scelta. Ha osato scriverci un libro, facendo un buon servizio alla Missione, quella con la “M” maiuscola. Basta sfogliarlo e si rimane positivamente avvinti. Chiarezza, semplicità e soprattutto schiettezza accompagnano i capitoli di quello che a prima vista può sembrare un’analisi scientifica e si scopre essere invece uno studio amalgamato dall’esperienza di vita.

L’autore sembra più dialogare che insegnare, narrare più che analizzare. Pare dirci: parliamo di missione, ma senza alibi o concetti ostici. Senza la pretesa di trovare risposte esaustive, senza inventare proposte che contraddicano altre e soprattutto senza barare. L’autore invece di arrovellarsi e arrovellarci con giri di parole ci prende per mano e ci fa camminare in punta di piedi su un terreno abbastanza accidentato come è appunto quello della storia della missione della Chiesa. Di questa missio Dei (missione di Dio) che ha rischiato più di una volta di essere travolta, annacquata e inquinata dagli stessi uomini di Chiesa. Menin parte da un concetto semplice e lineare, fa una constatazione: la missione è una realtà complessa e mutevole; di conseguenza soggetta a dinamismi e umori che la rendono forte e al contempo fragile.

La missione di Dio, dice in sostanza l’autore, non è statica, non è rigida, la sua riuscita o meno dipende dai contesti, dalla storia, dalla cultura in cui avviene, e soprattutto dai popoli che incontra. Forse sta tutto qui il segreto di questo libro. Partire da questa constatazione che rende leggibile tutto il resto. L’autore fa un excursus storico, sociologico, culturale ed ecclesiale della missione, ci accompagna dentro gli innumerevoli meandri in cui questa si è trovata a transitare, a sostare, rimanere. Ci racconta, senza giri di parole, luci e ombre del cammino missionario di ieri, degli errori ma anche delle sfide, delle lentezze e resistenze, delle fatiche e intuizioni profetiche lungo i secoli.

A fare da pietre miliari lungo il percorso missionario i documenti della Chiesa in merito alla missione. Documenti che come evidenzia l’autore vanno maturando a passo con il cammino ecclesiale. Dalla visione ristretta delle “missioni estere” al respiro ampio della missione universale della Chiesa dell’era di papa Francesco. Ovviamente, punto di forza in questa narrazione è il Concilio Vaticano II che diventa la colonna portante del libro e postazione migliore per comprendere la storia della missione di ieri, di oggi e di domani. Il ritmo del libro è calmo, cadenzato. Non mancano puntualizzazioni severe su lentezze e sbagli della Chiesa. Vengono evidenziati, senza trionfalismi, gli sforzi di chi spesso pagando con la vita ha cercato di non tradire la missio Dei. Piccolo, quasi invisibile. Ma c’è un errore, che preferisco chiamare dimenticanza. Ci cascano perfino gli africanisti di lunga data. Anche Menin, in questo libro dal respiro ampio e veritiero, si è scordato di questo particolare e che forse avrebbe potuto dare una luce nuova anche sulla lettura della missione in Africa.

Nel tracciare il percorso missionario nei vari continenti, ci si dimentica, quasi sempre, di collocare l’Africa tra quelle nazioni che per prime hanno ricevuto l’annuncio. Spesso viene situata in blocco tra le “Chiese giovani”, dimenticando tutta la storia della Chiesa orientale, cristiana già dal secondo secolo d.C. Una Chiesa che avrebbe molto da narrare, anche alle Chiese cosiddette di antica evangelizzazione e tradizione, partendo dal processo di inculturazione che ha permesso di resistere ed esistere fino ad oggi. Ma questo sarebbe argomento per un altro libro.

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